​Dott.ssa Eleonora Fiandri​
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Indirizzo
Via Montanara, 38, 41053 Maranello MO, Italia
Orari Lavorativi
Lun - Ven: 8:00 - 20:00, Sab: 8:00 - 13:00

Il disturbo ossessivo compulsivo

La Terapia Cognitivo Comportamentale mostra risultati stabili nel tempo nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo, paragonabili all’intervento farmacologico con antidepressivi (Otto et al., 2004, Ougrin 2011). Il disturbo ossessivo – compulsivo è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni (pensieri, immagini vissuti come intrusivi e persistenti) e compulsioni (azioni  volte a ridurre l’ansia generata da tali pensieri e prevenire il verificarsi dell’evento temuto che si presentano come veri e propri rituali).  Tali rituali possono generalizzarsi al punto da limitare considerevolmente lo svolgimento delle abituali attività oltre che a originare vissuti di colpa e ansia.

A seconda del tipo di ossessione prevalente si distingue disturbo ossessivo compulsivo da:

  • contaminazione: ossessioni riguardanti il timore di potersi sporcare o contaminare entrando in contatto con certi tipi di sostanze, persone o simboli negativi che saranno pertanto evitati oppure si sente in dovere di mettere in atto compulsioni di pulizia.
  • controllo: ossessioni riguardanti il dubbio di avere, di non avere ma potere commettere qualcosa che possa danneggiare sé o gli altri. Le compulsioni riguardano il ripetuto controllo sulle proprie azioni.
  • superstizione: ossessioni circa i possibili esiti negativi di eventi simbolici. La persona si sente costretta a compiere peculiari rituali al fine di scongiurare gli esiti negativi associati all’ossessione “pensiero magico”. La compulsione ha lo scopo di evitare che qualcosa di brutto possa capitare a sé stesso o alla propria famiglia, come previsto dal contenuto del pensiero ossessivo.
  • ordine e simmetria: pensieri ripetuti e intrusivi relativi a tutto ciò che è disordinato o asimmetrico, che genera la sgradevole percezione di non sentirsi a posto con sé stessi con conseguenti azioni di riordino per gestire l’ansia generata dalle ossessioni.
  • accumulo e accaparramento: ossessione rispetto l’abbandono o il mancato accumulo di oggetti e la relativa compulsione a conservare qualunque oggetto, anche se inutile o privo di significato affettivo.
  • puro: ossessioni senza compulsioni, il soggetto si vede compiere gesti sconvenienti o pericolosi (es: aggressioni, bestemmie, comportamenti sessuali, …). La compulsione si presenta come come una forma di rimuginio e controllo dei propri pensieri.