​Dott.ssa Eleonora Fiandri​
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Indirizzo
Via Montanara, 38, 41053 Maranello MO, Italia
Orari Lavorativi
Lun - Ven: 8:00 - 20:00, Sab: 8:00 - 13:00

Lo psicologo ha conseguito la laurea quinquennale in Psicologia sostenendo l’Esame di Stato preposto per entrare a far parte di un apposito Albo.  E’ possibile controllare l’effettivo possesso di questi requisiti Inserendo nome e cognome del professionista sul sito dell’Ordine degli Psicologi.

Uno psicologo in possesso solo del diploma di laurea, anche se iscritto all’albo, non può condurre una psicoterapia che rimane competenza dello Psicoterapeuta. Quest’ultimo ha approfondito ulteriormente questa formazione seguendo un percorso di perfezionamento in una scuola di specializzazione post lauream riconosciuta dal Miur, solitamente quadriennale e con un preciso orientamento teorico e pratico, al termine della quale è in grado di affrontare un percorso terapeutico con il paziente utilizzando come strumento principale il colloquio clinico.

L’elenco degli psicoterapeuti abilitati è consultabile sul sito dell’Ordine regionale di appartenenza. Lo psichiatra invece ha conseguito dapprima una laurea in medicina e a successivamente una ulteriore specialità in ambito psichiatrico, questo gli consente di prescrivere psicofarmaci.

Spesso collabora con psicologi o psicoterapeuti per offrire un sostegno completo ai pazienti anche come trattamento farmacologico qualora necessario.

Se il malessere e il disagio si esprimono attraverso una sintomatologia ansiosa o depressiva le linee guida suggeriscono di intraprendere un percorso di psicoterapia.

Essa consente di agire sui pensieri disfunzionali, causa di sofferenza, e sostituirli con altri più adattivi e utili al benessere dell’individuo consentendogli di reagire agli eventi senza sviluppare sintomi ma sopratutto consente di agire sulle convinzioni più profonde creando modelli alternativi di pensiero che diventano pertanto fattori protettivi verso eventuali ricadute.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale attraverso interventi “brevi” aiuta a sviluppare delle strategie e competenze che si mantengono nel tempo partendo da una maggiore conoscenza di se stessi e dei propri processi interni di natura automatica.

La durata è variabile e dipende strettamente dal motivo per cui un paziente richiede l’aiuto di un terapeuta.

Alcune problematiche se affrontate in maniera contingente e con un approccio centrato sul problema, quale la terapia cognitivo-comportamentale si possono risolvere in alcuni mesi.

Altre richiedono un lavoro più prolungato, soprattutto se implicano caratteristiche della persona disfunzionali e radicate nel tempo.

I costi di una psicoterapia sono variabili e dipendono dal costo della singola seduta, dalla frequenza delle sedute e dalla durata complessiva del percorso.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha definito attraverso un tariffario che il costo unitario di una seduta individuale di psicoterapia può variare da un minimo di 40 a un massimo di 140 Euro (2 febbraio 2002).

La frequenza e le tecniche utilizzate, dipende dall’approccio teorico dello psicoterapeuta.

La Terapia cognitiva-comportamentale prevede in un primo momento sedute settimanali fino alla risoluzione della sintomatologia, in un secondo momento di monitoraggio dei risultati e follow-up le sedute possono diventare quindicinali e/o mensili.

Il miglioramento sintomatologico è inscritto al tipo di relazione che si crea tra terapeuta e paziente, la terapia richiede un impegno da parte di entrambi verso l’obiettivo condiviso.

Non è possibile garantire una guarigione per le singole situazioni, ma a questo riguardo è possibile consultare le linee guida internazionali per il trattamento dei diversi disturbi psicologici: http://www.guideline.gov

All’inizio del percorso terapeutico viene sottoscritto un contratto che definisce l’obiettivo condiviso volto al miglioramento della sintomatologia e che definisce gli strumenti che saranno utilizzati, la frequenza degli incontri e le reciproche responsabilità. Sempre in tale circostanza verrà condiviso anche il modulo per la privacy.

Il paziente può interrompere la psicoterapia in qualunque momento preoccupandosi di avvisare il terapeuta con il quale si cercheranno di affrontare le motivazioni che spingono a tale decisione. Il percorso psicoterapeutico nel suo svolgersi può incontrare momenti di difficoltà con un aumentato senso di fatica.

È importante che la relazione tra paziente e terapeutica sia basata su un senso di fiducia, per sentirsi liberi di condividere sempre queste sensazioni e poterle fronteggiare assieme.

La psicoterapia non prevede l’utilizzo di psicofarmaci. Nel caso in cui la sintomatologia sia importante e disadattiva al punto da compromettere in modo significativo il funzionamento della persona, e pertanto rendere difficile il lavoro su di se’ oltre che non essere tollerabile del paziente stesso, è possibile suggerire l’affiancamento di un supporto farmacologico, attraverso l’invio ad un collega psichiatra che ne seguirà l’assunzione nel tempo.

Tutto ciò sarà comunque sempre concordato e condiviso in modo bilaterale da psicoterapeuta e paziente.

La durata delle sedute dipende sia dall’approccio psicoterapeutico che dal setting (individuale, di coppia, di gruppo).

Indicativamente, una seduta individuale di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale dura dai 50 ai 60 minuti.

La frequenza delle sedute, così come l’obiettivo di intervento e molti aspetti del setting, vengono concordati tra psicoterapeuta e paziente all’inizio del percorso.

Essi sono legati al tipo di problematica presentata e alle strategie che sarà necessario adottare per farvi fronte.

Lo scopo della psicoterapia viene concordato tra terapeuta e paziente e mira a migliorare la qualità di vita di quest’ultimo, pertanto  l’esito non potrà essere un peggioramento del benessere, anche perché fa parte dell’iniziale contratto, l’impegno da parte di entrambi, terapeuta e paziente, di riconoscere apertamente difficoltà nel percorso che non consentono di superare in termini di miglioramento la problematica.

Tali impedimenti possono essere di varia natura, legati ad un mancato senso di fiducia nella relazione, o ad attriti legati alle caratteristiche di personalità del paziente e del terapeuta e ai propri modelli interni di funzionamento. Va comunque ricordato che spesso la psicoterapia prevede compiti, anch’essi concordati insieme, finalizzati proprio al superamento delle difficoltà, che possono essere percepiti come faticosi e dolorosi.

Pertanto il riuscire a condividere tali sensazioni fa parte del processo terapeutico stesso. All’interno della relazione terapeutica infatti si riporteranno gli stessi meccanismi che il soggetto agisce all’esterno e che sono emblematici della difficoltà portata.

Il setting terapeutico dunque funge da luogo controllato dei riconoscimento e gestione dei meccanismi automatici alla base della sintomatologia.

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